giovedì 7 giugno 2007

AAA posto in Serie B vendesi

.. e se il presidente della vostra squadra di calcio o di basket decide di vendere il posto della serie in cui milita - sciogliendo de facto la società -, la prendereste bene?


Certo non sareste contenti, così come non lo sono i tifosi del Ciudad de Murcia - club che ha chiuso la stagione con un onorevole quarto posto nella serie B spagnola -, che si ritrovano senza squadra.
Già, perchè il presidente, Jorge Pina ha deciso di vendere al Granada C.F., per 20 milioni di euro, il posto in serie B che spetterebbe di diritto al Ciudad.
Pina ha già fatto capire che i soldi incassati gli serviranno per comprare un'altra squadra...


Ai giocatori ancora legati da contratto è stata offerta la possibilità di trasferirsi al Granada alle stesse condizioni contrattuali, mentre in caso contrario è prevista la rescissione unilaterale.
Più scontenti dei tifosi, dei giocatori o dei dirigenti, sono solo gli sponsor, immagino.


Finora in Europa un trasferimento di una squadra da una città all'altra era successo solo nel 2003, in Inghilterra, quando il F.C. Wimbledon (club fondato oltre 100 anni fa) venne comprato da Peter Winkleman e trasferito da Londra a Milton Keynes - una città fondata negli anni '60 circa una settantina di chilometri a nord della capitale - con il nuovo nome di Milton Keynes Dons F.C.


Con risultati disastrosi.
L'ex-Wimbledon F.C. ha disputato finora due stagioni sportive a Milton Keynes, retrocedendo due volte.
Che è esattamente quello che molto antisportivamente si augurano gli (ex) tifosi del Ciudad al Granada sul forum della squadra, ma li capisco.


In Italia non è ancora successa una cosa del genere, ma eticamente è successo di peggio.
Ci sono due casi distinti di un presidente che ha comprato due squadre, riunendo i giocatori forti in una e lasciando falire quell'altra per bancarotta.


Enrico Preziosi, imprenditore irpino proprietario della holding Giochi Preziosi, quarta azienda mondiale nel suo settore, e presidente del Genoa, è stato inibito per 5 anni : nel 2003 ha fatto precisamente questo; addirittura dopo aver trasferito una decina di calciatori dal Como al Genoa gratis ("incidevano troppo sugli ingaggi" è stata la sua risposta ai magistrati), un mese dopo ne ha ricomprato uno con il Como per quasi un milione di euro.


Infine, non appena il Como è fallito, Preziosi l'ha rilevato dall'asta fallimentare per poi rivenderlo in un secondo momento. Per non lasciare proprio nulla al caso.
Come quando nel 2005 cercò di "addomesticare" l'ultima partita di campionato - nonostante il Genoa fosse primo in classifica e l'avversario (Il Venezia), ultimo e già retrocesso -, e fu colto con le mani nel vasetto della marmellata, anzi, con le mani sopra una valigetta contenente 400.000 euro.


L'altro caso invece riguarda Maurizio Zamparini, imprenditore friulano proprietario della catena emmezeta, che - dopo aver rilevato il Venezia in serie c2 nel 1987 quando era sull'orlo del fallimento - e averlo portato ad una storica salvezza in serie A nel 1998, nel 2000 decide di espandere il mercato della sua catena di supermercati in Sicilia: per sponsorizzare il suo marchio acquista il Palermo, e lì trasferisce armi, bagagli e giocatori.
Il Venezia rimane in amministrazione controllata per un paio di anni di agonia nelle serie minori per poi fallire. Zamparini aveva fatto lo stesso giochetto con il Saronno, rilevato, portato ad un passo dalla B e poi fatto fallire miseramente per acquistare il Venezia.


Complimenti a tutti quanti.

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